Nel momento in cui viene violato l’articolo 2 dello Statuto AISO, è l’associazione stessa che deve reagire, per opera dei suoi probiviri, ed allontanare pericolose deviazioni che destrutturano non solo l’associazione, ma anche tutto il mondo della formazione osteopatica.
Qualsiasi scuola AISO violi questo, che è il principio fondante, è obbligo che venga allontanata senza por tempo in mezzo. Chiunque pensi che si possa realizzare un percorso di formazione in osteopatia basato su un master universitario riservato alle professioni sanitarie e seguito da tre anni presso la scuola medesima è fuori dalle regole e, per questo, è subito fuori da AISO.
Mistificare la realtà, annunciare di “uscire da AISO” dopo aver ricevuto un decreto di espulsione da parte dei Probiviri ha il solo effetto di mostrare la vera anima di chi usa queste parole, avvezzo a attribuire ad altri colpe per mascherare le proprie.
AISO resta compatta e continua nella sua modalità di formazione, fatta di trent’anni di esperienza. Le pericolose strade alternative preferiamo lasciarle fuori dalla nostra porta.
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