L’Aiso risponde! Il futuro dell’Osteopatia in 5 punti (2)

Tornano le risposte dell’AISO sull’Osteopatia. Questa volta, parola al dott. Andrea Granito, direttore dell’AEMO, scuola della provincia di Caserta.

1.Cosa significa per gli osteopati l’attuazione del riconoscimento della loro professione?

Il superamento della precarietà e la tranquillità nell’esercizio della propria professione.

2. Qual è il contributo che le scuole possono dare all’attuazione?

Le scuole hanno il compito di tutelare la fisionomia dell’Osteopatia per evitare che venga snaturata nei suoi principi fondanti.

3. Com’è cambiata la percezione dell’Osteopatia in Italia?

Grazie al ROI, all’AISO e all’opera di tantissimi bravi osteopati oggi la percezione dei cittadini è migliorata enormemente. La testimonianza è data dai milioni di pazienti che si rivolgono all’Osteopatia per tutelare la propria salute.

4. All’estero, laddove ha uno statuto diverso, come viene considerata l’attività degli osteopati?

Esiste una realtà variegata in Europa e nel mondo. Certo è che si diffonde sempre di più lo studio dell’Osteopatia e il ricorso alle cure osteopatiche di sempre più numerosi utenti.

5. Scuole di Osteopatia: patrimonio di sapere ed esperienza da salvaguardare, come farlo?

La tutela del patrimonio del sapere osteopatico dipende dalla capacità che le scuole e il Registro avranno nel rappresentare la necessità della tutela della dignità professionale dei professionisti osteopati. Va incrementata e sostenuta la ricerca, il confronto con il mondo accademico e i rapporti con le altre realtà internazionali.  

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